Bene, non benissimo: la stagione dello sci 2025-2026


Nei giorni scorsi è stato presentato il rapporto annuale sulla stagione della neve 2025-26 dell’Osservatorio Italiano del Turismo Montano a cura di JFC
, ne abbiamo fatta una sintesi (molto sintetica) solo per voi, come avevamo fatto lo scorso anno (cfr. link). In calce trovate anche una nostra elaborazione dei 2 rapporti con i principali indicatori, con un confronto delle stagioni invernali 2025-26 e 2024-25.

Lo studio rappresenta un contributo di grande valore per analizzare in profondità il panorama del turismo invernale relativo alla stagione 2025/2026. Il documento propone un’analisi accurata che evidenzia le principali criticità da affrontare, le tendenze emergenti e le opportunità strategiche per rilanciare e consolidare il comparto turistico legato alle montagne italiane, elemento chiave dell’economia nazionale durante i mesi più freddi.

L’inverno 2025/2026 si preannuncia come una stagione di transizione e consolidamento per il turismo montano italiano, con segnali di crescita, cambiamenti nei comportamenti dei viaggiatori e nuove sfide legate agli eventi internazionali.

Presenze in aumento, ma gli italiani frenano

Le previsioni indicano un incremento complessivo delle presenze turistiche del +3,8%, trainato soprattutto dagli stranieri, in crescita tra il +8% e +8,8%. Al contrario, gli italiani mostrano segni di difficoltà: -3,9% per i turisti e -14,5% per i giornalieri. Tuttavia, si registra un maggiore interesse per i periodi “non canonici”, come gennaio e marzo.

Prenotazioni anticipate e noleggio in crescita

Il 38,9% degli italiani ha già prenotato la vacanza sulla neve, spesso con largo anticipo per contenere i costi. Cresce anche il noleggio delle attrezzature, utilizzato dal 67,6% dei turisti. La vacanza in montagna si trasforma: non più solo fuga, ma esperienza identitaria.

Effetto Olimpiadi Milano-Cortina 2026

L’avvicinarsi dei Giochi Olimpici porta con sé opportunità e rischi. Tra questi:

  • – Prezzi in aumento per tutta la stagione.
  • – Chiusura di piste per riservarle agli eventi.
  • – Timori di confusione e difficoltà logistiche, che potrebbero allontanare gli habitué e i proprietari di seconde case.

Chi arriva e da dove

Le regioni italiane con il maggior numero di turisti sono Lombardia (32%), Lazio (17,3%) ed Emilia Romagna (15,4%). Tra gli stranieri, forte crescita da Polonia (29,6%), Regno Unito (15,9%) e USA (11%).

Trend emergenti

  • – Ski-in ski-out come nuovo lusso.
  • – Alloggi alternativi: glamping, ice hotel, chalet mobili.
  • – Benessere e Spa come elementi distintivi.
  • – Après-ski sempre più evento.
  • – Offerta MICE e esperienze tailor-made in crescita.

Profili dei turisti

Si delineano nuovi cluster:

  • – Lo sciatore “solo” (14,2% del mercato, prevalentemente maschile).
  • – Il “boomer boom”: over 60 che soggiornano per settimane.
  • – Lo sciatore trasformativo: vacanza come crescita personale.
  • – Le vacanze multigenerazionali e di comunità.

Prezzi e fatturato

Il costo medio di un soggiorno sulla neve aumenterà del +5,8%. I rincari più significativi riguardano:

  • – Weekend e alta stagione: +9,7%
  • – Settimane bianche: +6,3%
  • – Bar e ristorazione: +5,5%

Il fatturato complessivo previsto per la stagione è di 12,1 miliardi di euro, con un incremento di 425 milioni rispetto all’anno precedente.

Sport sulla neve: boom dello sci di fondo e scialpinismo

Tra le discipline più praticate:

  • – Sci alpino: 2,6 milioni (+2,2%)
  • – Sci di fondo: 280 mila (+14,8%)
  • – Scialpinismo: 190 mila (+15,2%)
  • – Snowboard in calo: -5,8%

Le destinazioni top

Nel ranking generale delle località:

  • – Cortina d’Ampezzo mantiene il primo posto.
  • – Seguono Madonna di Campiglio e Livigno.
  • – Courmayeur e Canazei guadagnano posizioni.

Livigno è la più green, Moena la più accessibile, Madonna di Campiglio la più family-friendly e con più servizi.

Tra i comprensori sciistici, domina la SkiArea Madonna di Campiglio, seguita da Val di Fassa e Alta Badia.


Qui di seguito una nostra elaborazione che mette a confronto i 2 rapporti dell’Osservatorio Italiano del Turismo Montano per le stagioni invernali 2025-26 e 2024-25

Indicatore Rapporto JFC 2025/2026 Rapporto JFC 2024/2025 Variazione / Commento
Fatturato complessivo €12,101 miliardi €11,674 miliardi +3,6% rispetto al 2024/25
Crescita presenze totali +3,8% +4,2% Leggera flessione nella crescita
Turisti stranieri +8% / +8,8% +7,5% In crescita continua
Turisti italiani -3,9% -4,2% Lieve miglioramento, ma ancora in calo
Giornalieri italiani -14,5% Non specificato Forte calo nel 2025/26
Prezzi medi soggiorno +5,8% +5,9% Stabilità nei rincari
Costo medio settimana bianca (adulto) Non specificato €1.453 Prezzo già elevato nel 2024/25
Costo medio week-end (adulto) Non specificato €571 +8,4% nel 2024/25
Prenotazioni anticipate 38,9% già prenotato Crescita flessibile Maggiore pianificazione nel 2025/26
Disciplina sportiva in crescita Scialpinismo +15,2% Scialpinismo +68,7% Crescita più contenuta nel 2025/26
Praticanti sport invernali 4,31 milioni 4,24 milioni +1,8% → +2,6%
Tempo medio sulle piste Non indicato 4h 20min Tendenza a ridurre tempo sci
Durata soggiorni Interesse per short break e long weekend In calo Coerenza tra le stagioni
Tendenze emergenti Alpine style, après-ski evento, alloggi alternativi Benessere, autenticità, flessibilità Evoluzione coerente e più esperienziale
Sfide principali Olimpiadi Milano-Cortina, mobilità, prezzi Sostenibilità, identità locale, benessere olistico 2025/26 più influenzata da eventi esterni